La Giostra Del Saracino

Quella della Giostra del Saracino è forse la ricorrenza più celebrata ed amata dai cittadini di Arezzo. Si tratta di una rievocazione storica medievale che offre non solo lo spettacolo di figuranti in costume ed una gara equestre del tutto particolare, ma ci mostra l’intera città in festa. Gli abitanti dei quartieri cantano inni e vestono i colori delle Porte Storiche per l’intera settimana che precede la manifestazione sportiva. Uno spettacolo insomma che rende il centro di Arezzo qualcosa di speciale, da vedere!
Dove ha luogo la Giostra?
Piazza Grande è la piazza storica della città, la più bella e pittoresca. Proprio qui si sfida il Buratto ed i quartieri si contendono la Lancia d’Oro. La Piazza viene allestita e riempita di rena per consentire la corsa dei cavalli. Vengono costruiti palchi ed impalcature ed infine viene sistemato il fantoccio che rappresenta il Re delle Indie. Il centro di Arezzo si anima di qualcosa di particolarissimo : ogni quartiere ha la sua sede in festa. Il Saracino influenza quindi tutta la città, non solo la piazza in cui i cavalieri si sfidano.
Quando si volge la Giostra del Saracino di Arezzo?
È possibile godersi lo spettacolo della Giostra due volte l’anno : la Giostra di San Donato – Patrono della città – si svolge il penultimo sabato di giugno in versione notturna, mentre la prima domenica di settembre possiamo ammirare la festa durante il giorno.
Non limitatevi però ad una visita alla città per la sola manifestazione equestre: i quartieri di animano con tutta la passione del tifo più sfrenato già dal giorno prima, culminando i preparativi alla gara con le “Cene Propiziatorie” di tutti e quattro i quartieri contendenti, tra inni e rituali scaramantici.
Una tradizione antica
“Io vidi già cavalier muover campo,
e cominciar stormo a far lor mostra,
e tal volta partir per loro scampo;
corridor vidi per la terra vostra,
o Aretini, e vidi gir gualdane,
fedir torneamenti e correr giostra;
quando con trombe, e quando con campane,
con tamburi e con cenni di castella,
e con cose nostrali e con istrane;”
Con queste parole il Sommo Poeta Dante Alighieri sembra accennare alla passione della città di Arezzo per giostre e gare cavalleresche, ed a lungo si è disputato sul significato preciso della seconda terzina del canto ventiduesimo dell’Inferno dantesco.
La prima testimonianza ufficiale di una giostra cavalleresca aretina risale al 1260, mentre nel 1535 le autorità cittadine si riferiscono direttamente ad una “giostra ad burattum”, che richiama direttamente “l’avversario” dei contendenti, il celebre Saracino.
Si dovrà attendere però il 7 agosto 1931 – giorno di San Donato – per vedere la giostra risorgere nella sua versione moderna in cui i quattro quartieri (Porta Crucifera, Porta del Foro, Porta Sant’Andrea e Porta Santo Spirito) si contendono ,attaccando il “Buratto” Saracino, l’ambita Lancia D’Oro.
La Giostra del Saracino: inizia la gara
Accompagnato dal rullo dei tamburi e dallo squillare delle chiarine un corteo sfila per la città prima della Giostra. Gli spettacolari Sbandieratori con più di trecento figuranti in costume confluiscono in Piazza Grande circondati dall’ appassionato tifo dei quartieristi. Questi riempiono le tribune ed i lati della Piazza e si preparano alla Giostra.
Ultimi a fare il loro ingresso sono gli 8 giostratori ed i Capitani dei Quartieri seguiti dai rappresentanti delle loro nobili casate.
È dunque il turno dei musici, che intonano l’Inno della Giostra del Saracino, cantato da tutta la piazza. Al termine dell’Inno l’Araldo cittadino legge la “disfida di Buratto”, una dichiarazione di guerra rivolta dal Re delle Indie – il Saracino – ai cavalieri della Città.
Come Funziona
A questo punto inizia la gara vera e propria. I giostratori dovranno colpire con le loro lance un cartellone applicato allo scudo del Buratto, diviso in quadranti su cui sono segnati i punti da assegnare dopo aver sferrato il colpo. Se il cavaliere perde la sua lancia vedrà annullare il suo punteggio, mentre se il colpo è tanto forte da rompere l’arma i punti verranno raddoppiati. Al quartiere che totalizza il punteggio più alto spetta l’ambito premio della giostra, la Lancia d’Oro.
La Lancia d’Oro
Il premio consegnato al Rettore del Quartiere vincente è una lancia d’Oro. Lancia in realtà dipinta ed in legno di noce, tiglio o acero lunga 3 metri e 55 centimetri realizzata dallo storico intagliatore Francesco Conti. Questo artigiano abilissimo da ormai decenni da forma a quello che i cittadini di Arezzo chiamano affettuosamente “il Brocco”. Il “Brocco” è esposto ufficialmente ai Quartieri il giorno dell’ estrazione delle “carriere” ed esposto fino alla vittoria della giostra nella Cattedrale di San Donato. Ogni edizione la lancia ha una dedica diversa, che è realizzata su bozzetto dell’artista vincitore di un concorso apposito che si tiene di anno in anno ed al quale partecipano artisti di fama nazionale ed internazionale.
La lancia è conservata in bella mostra nella “sala delle vittorie” del Quartiere vincente. E’ proprio nelle Sale che sono conservate tutte le lance dalla storica prima edizione del 1931.
Curiosità
La giostra del Saracino è raccontata ed illustrata in una storia apparsa su Topolino 1606 del settembre 1986. Disegnata dal celebre Luciano Gatto, la storia “Zio Paperone e la Giostra del Saracino” è stata scritta da Luciano Prosperi, fumettista , autore di fantascienza e scrittore aretino.
Dove vedere la Giostra del Saracino
È possibile vedere la Giostra in diretta sul canale della televisione locale Teletruria oppure assistere allo Streaming della Giostra del Saracino sul canale Facebook. Per vedere il Saracino in Piazza Grande vi consigliamo di muovervi con molto anticipo per trovare i biglietti: vanno a ruba.
Antiche Mura ed il Saracino
La Giostra si svolge in Piazza Grande, che dista pochi minuti dal nostro Bed And Breakfast Antiche Mura. Durante il Saracino , e nella settimana precedente, ai nostri ospiti basterà uscire per le strade e catapultarsi in un mondo parallelo, pittoresco e animato di passione. A tutti coloro che desiderano visitare Arezzo e per tutti coloro che sono già venuti a trovarci non possiamo che dire : vi aspettiamo assieme al Re delle Indie ed i nostri Cavalieri!
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