La Cattedrale dei Santi Pietro e Donato

La Cattedrale
la Cattedrale dei Santi Pietro e Donato – in città conosciuta semplicemente come “il Duomo” – è una delle tappe imprescindibili di una visita alla città di Arezzo. L’edificio si staglia nel cielo aretino in tutto il suo iconico splendore , attirando lo sguardo dei visitatori che si avvicinano alla città.
Quest’opera architettonica meravigliosa è edificata – come spesso succedeva all’epoca- sui resti di una chiesa preesistente, sfruttata come base di partenza dei lavori iniziati nel 1277 per volere dell’allora Vescovo della Città (e condottiero militare) Guglielmo degli Umbertini – lo stesso generale che guidò l’esercito Ghibellino nella celebre battaglia di Campaldino, raccontata e combattuta dallo stesso Dante Alighieri, dove trovò la morte nel 1289.
Anche se i lavori di edificazione del Duomo non si interruppero definitivamente con la caduta di Guglielmo, si può certo dire che il loro proseguimento fu lungo e difficoltoso: ufficialmente conclusi nel 1511, la realtà è che l’opera era lontana dall’essere completata; si dovrà attendere infatti fino al 1863 per poter ammirare il risultato finale.
Imperdibile tappa del Centro di Arezzo
Uno dei monumenti immancabili da visitare nella splendida città di Arezzo è il Duomo, che ufficialmente è conosciuto come la Cattedrale dei Santi Pietro e Donato. La Cattedrale si staglia verso il cielo terso di Arezzo in tutto il suo splendore e si conferma uno dei luoghi più iconici della città.
Prima dell’edificazione della cattedrale esisteva un’altra chiesa. Sui suoi resti partirono i lavori della Cattedrale: era l’anno 1277 . Il progetto dell’edificazione ebbe inizio per volere del Vescovo Guglielmo. Questo personaggio non fu solo una figura ecclesiastica, ma anche un uomo di guerra. Fu parte attiva nella battaglia di Campaldino nel 1289 contro i guelfi. Il Vescovo sfortunatamente perse la vita in questo scontro.
Dalla morte di Guglielmo l’edificazione del Duomo continuò, se pur con grosse pause. Possiamo affermare che la sua edificazione fu lunga e perigliosa: anche se ufficialmente i lavori si conclusero nel 1511, in realtà la cattedrale non era ancora terminata.
Bisognerà attendere il 1863 per vedere il risultato finale.
La Cattedrale ed i differenti stili architettonici
Essendo edificata in un lasso temporale durato diversi secoli, la Cattedrale è caratterizzata da differenti stili architettonici che si mescolano e si intersecano: a partire dallo stile romanico – tipico del XIII secolo- la struttura si evolverà fino a giungere al gotico, che renderà l’opera più leggera e slanciata rispetto all’aspetto massiccio che contraddistingue il duecentesco romanico.
Il fatto che la Cattedrale sia stata realizzata nel corso di diversi secoli, implicò il fatto che fu caratterizzata da differenti stili. Partendo dalla sua edificazione nel 1200 la predominanza iniziale era quella dello stile romanico. Solo in seguito arrivò allo stile gotico, che le diede quindi una linea più leggera e slanciata, rispetto all’aspetto massiccio dello stile romanico.
Nel 1300 infatti si decise questo cambio di direzione stilistica, iniziando dall’edificazione di navate dai soffitti altissimi, che spiccano ed hanno un forte impatto sui visitatori appena entrati nella chiesa che si troveranno in un ambiente quasi ultraterreno, che rimanda ai cieli ed alla magnificenza divina.
Inconfondibile Stile Gotico
Lo stile gotico si inserì nella struttura di questa chiesa dal 1300 e portò, inequivocabilmente, degli elementi architettonici che diedero l’effetto di slancio all’insieme. Primo fra tutti le tre navate, la cui altezza spicca dal primo impatto, appena entrati nella chiesa.
Un altro elemento architettonico, che sottolinea ulteriormente l’adozione dello stile gotico in questo edificio d’arte, sono le finestre nella parte sud della Chiesa. Questi elementi architettonici sono stretti in larghezza e si protendono in altezza, creando un effetto ottico di slancio. Di contro la struttura esterna, rispetto ad altre chiese di stile gotico, ha più una tendenza massiccia che ricorda il romanico.
Volendo andare avanti nei secoli, non possiamo dimenticarci le vetrate dipinte realizzate dal vetraio Guillaume de Marcillat la cui non bravura, nel XVI secolo, lo rendeva una delle eccellenze in materia di vetrate artistiche: proprio ad Arezzo ammiriamo un assaggio della sua bravura.
Le opere all’interno della chiesa
Abbiamo analizzato in breve le ricchezze e rilevanze dal punto di vista architettonico, altrettanto dobbiamo tener conto delle ricchezze all’interno di questa chiesa.
Come abbiamo già accennato, sono conservate le spoglie del Vescovo Guglielmo, suo formale fondatore. Non è l’unico a riposare in questo luogo sacro nel suo eterno riposo. Giace in questa cattedrale anche Papa Gregorio X, che morì ad Arezzo: era il 1276.
All’interno troveremo poi la tomba del Vescovo Guido Tarlati. Eletto dapprima vescovo, fu poi consacrato Papa nel 1313. Sulla tomba di quest’ultimo ammiriamo delle opere marmoree la cui attribuzione risalirebbe a Giotto.
Non da meno l’opera conservata nella navata di sinistra intitolata Maria Maddalena e che fu dipinta da Piero della Francesca: era l’anno 1460. La figura di grandi dimensioni (190 x 105 cm) ha uno stile plastico, che crea dinamicità all’occhio, nell’utilizzo dei colori complementari. È stato definito un unicum del pittore, solito invece a realizzare cicli di affreschi.
Una tappa imperdibile
Il Duomo di Arezzo resta quindi un gioiello dal punto di vista architettonico, artistico e spirituale. Vide, durante la sua lunga costruzione e vita, nascere e svilupparsi intorno a sé la città di Arezzo. Oggi ne resta l’emblema e monumento religioso di spicco, la cui visita è d’obbligo per chi si trovasse ad Arezzo.
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