La Basilica di San Domenico

La Basilica di San Domenico

La Basilica di San Domenico: le origini

La Basilica di San Domenico, dedicata al fondatore dell’Ordine dei Frati Predicatori Domenicani, è uno dei luoghi di culto più belli e degli edifici più importanti della città.

Origini e Costruzione della Basilica di San Domenico

La Basilica di San Domenico, con la sua distintiva facciata asimmetrica, si erige come simbolo artistico e religioso nella piazza omonima di Arezzo. Nata dall’initiativa dei frati domenicani attorno al 1240, la costruzione dell’edificio, insieme a un convento annesso, proseguì fino agli albori

del Trecento. Durante questo periodo, importanti famiglie aretine, in particolare gli Ubertini e i Tarlati, hanno contribuito significativamente alla realizzazione della struttura. In termini di stile architettonico, la Basilica di San Domenico mostra evidenti analogie con la Basilica di Sant

a Maria Novella a Firenze.

Storia e Significato Culturale

Le mura interne della basilica furono, durante il Trecento e il primo Quattrocento, il principale campo d’azione per la scuola pittorica locale. Quest’ultima fu fortemente influenzata dai modelli senesi e fiorentini, ma mantenne delle caratteristiche uniche. La storia dell’arte all’interno

della basilica testimonia la fusione di stili e influenze che hanno caratterizzato Arezzo nel corso dei secoli. Nonostante le diverse vicissitudini storiche, la Basilica di San Domenico rimane un luogo in cui l’arte e la fede si incontrano, testimoniando la ricca eredità culturale della città.

La Basilica trova fin da subito la sua importanza nella storia mondiale, poiché già nel 1276 fu la sede del primo Conclave della storia della Chiesa di Roma.

La Basilica non poté proteggersi comunque dai cambiamenti della storia. L’edificio fu dismesso infatti  nel 1782, a seguito del tentativo di riforma degli ordini religiosi ad opera del Granducato di Toscana, e rimase abbandonato fino al XX secolo.

Dove si trova la Basilica

La preziosa Basilica si trova nella piazza omonima di San Domenico, non lontana dalla Cattedrale dei Santi Pietro e Donato.  Raggiungerla dal B&B Antiche Mura è facilissimo: basta salire fino alla statua di Ferdinando III di fronte al B&B e procedere a sinistra per un centinaio di metri.

In questi pochi passi la basilica si mostrerà in tutta la sua imponenza, che contrasta con la semplicità quasi monastica del suo interno.

La Basilica di San Domenico e la sua bellezza

All’interno la Basilica colpisce subito per la sua bellezza: dodici finestre monofore illuminano perfettamente l’unica navata, che è adornata da affreschi e pitture trecentesche famosissime. La controfacciata presenta due importanti opere del rinascimento aretino: affreschi dalla bellezza

suggestiva. La prima opera, sulla parete sinistra, è “Santi Filippo e Giacomo Minore e storie della loro vita e di Santa Caterina”, dipinta da Spinello Aretino. Sulla parete destra troviamo invece “La Crocifissione tra la Vergine, San Nicola, San Giovanni e San

Domenico“, del figlio di Spinello ,Parri di Spinello.

Una delle attrazioni più importanti della basilica è il monumento funerario del Beato Angelico, uno dei più grandi pittori del Rinascimento italiano. Il monumento, situato nella navata destra della chiesa, è  opera di  Andrea della Robbia ed è considerato uno dei suoi lavori più importanti.

La Chiesa ospita opere estremamente interessanti: l’opera più famosa che possiamo trovare  è sicuramente il Crocifisso di San Domenico, dipinto dal celebre Cimabue.  Il Crocifisso è un esempio significativo dello stile di Cimabue, emblematica nella rappresentazione della figura umana e

nell’utilizzo della luce e del colore. La figura del Gesù Crocifisso rappresenta un passo importante verso la pittura rinascimentale dimostrando una crescente sensibilità verso la rappresentazione naturalistica. L’opera è un vero e proprio tesoro della storia dell’Arte italiana ed è un esempio

meraviglioso delle capacità del Cimabue.

All’interno della Basilica troviamo anche sculture di altissima rilevanza artistica e storica, tra cui il monumentale altare gotico di Giovanni di Francesco da Firenze e la terracotta invetriata ad opera di Giovanni e Giacomo della Robbia.

La Basilica di San Domenico. patrimonio UNESCO

La Basilica è diventata nel 1998 patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, come parte del complesso storico-artistico aretino che comprende anche Piazza Grande e l Cattedrale di San Donato.

Una tappa obbligatoria

La Basilica di San Domenico di Arezzo è una tappa obbligata per tutti coloro che visitano la città ed è un esempio splendido di arte e architettura gotica toscana. Il suo valore storico e artistico la rende una destinazione turistica famosa in tutto il mondo.

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La splendida foto è del fotografo aretino Raul Dominici

Tempo di lettura: 4 min.

Per informazioni:

Antichemura

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